Cos’è il codice doganale?

Per identificare le varie categorie di prodotti negli scambi internazionali e facilitarne la comunicazione, è stato creato un sistema che prende il nome di codice doganale, che a livello internazionale viene chiamato HS code, Harmonized system code, ovvero “codice a sistema armonizzato”, composto da 6 o 10 cifre di numeri, che viene utilizzato dalle dogane per riconoscere e classificare il tipo di merce spedito.

Ad esempio: HS code 9506. È il capitolo dove si parla di Oggetti ed attrezzi per l’educazione fisica, la ginnastica, l’atletica, gli altri sport (compreso il tennis da tavolo) o i giochi all’aperto, non nominati né compresi altrove in questo capitolo;
Rientra in questa capitolo, i prodotti come le attrezzature per l’allenamento, per il fitness e per lo sport.

 

Perché è importante sapere la corretta voce doganale o il corretto codice doganale?

Per chi lavora con i mercati esteri o si presta ora a farlo, è importante sapere che HS CODE (Harmonyzed System Code) non è sempre uguale per tutti i paesi. Molto spesso tra il paese di partenza e quello di destinazione vi è una differenza di interpretazione sulla merce in transito e quindi la stessa merce può risultare classificato in modo differente. La differenza di trattamento può verificarsi su diversi aspetti, dai limiti dell’uso di alcune sostanze fino alle agevolazioni daziarie previste.

HS Code come abbiamo detto, serve per classificare la tipologia del prodotto nel circuito doganale Comunitario ed Internazionale e in Italia viene anche chiamato codice TARIC o voce doganale.

 

Cosa comporta se la voce doganale non è corretta?

Ogni voce doganale corrisponde a dei tributi e delle aliquote, ovvero il dazio e IVA da versare. Se la voce doganale è sbagliata, potrebbe essere sbagliato pure il dazio applicato sulla merce, nel migliore degli ipotesi può capitare di aver pagato di più, ma se è stato pagato di meno, la situazione si mette non bene, perché possono pensare a un tentativo di evasione con possibili sanzioni che vengono applicate in seguito a dei controlli. Ovviamente con il dazio errato, vengono errati pure i calcoli relativi al costo di acquisto che se non vengono corretti in tempo, potrebbero avere gli effetti pure sui calcoli di marginalità e sulle tasse da pagare.

 

Come trovare il codice doganale?

Per poter importare in modo corretto, ogni Operatore Economico (ovvero importatore o esportatore) dovrà identificare la voce doganale di riferimento dei propri prodotti. A livello italiano, per determinare il codice doganale di un prodotto è necessario consultare la Tariffa Doganale sul sito dell’Agenzia delle Dogane. La consultazione della tariffa doganale ai fini dell’individuazione dei codici doganali avviene effettuando i seguenti passaggi:

  1. Entrare nel sito dedicato dell’Agenzia delle Dogane
  2.  Andare su Nomenclature, cliccare su Taric;
  3. Andare su Indice Taric e cliccare;
  4. Si apre in automatico una tabella. Dalle Sezioni cliccare sui vari codici dei prodotti che interessano.

Ogni “Voce Doganale” è formata da:

  • Descrizione merceologica
  • Elenco delle restrizioni all’importazione ed all’esportazione
  • Elenco dei tributi e delle aliquote di applicazioni

Individuata l’esatta “voce doganale” di un determinato prodotto sul sito AIDA dell’agenzia delle Dogane Italiane, si avrà poi sempre nella stessa area, i dati necessari per l’importazione e/o l’esportazione dello stesso: dazi, Iva e gli altri tributi che gravano sul commercio internazionale delle merci.
Sono inoltre presenti anche gli elenchi dei “divieti” a livello sanitario, merci a duplice uso, beni culturali, etc.

 

Per importazione è sufficiente sapere la voce doganale corretta?

Possiamo affermare di NO. Bisogna sapere anche i requisiti di importazione.

Supponiamo ad esempio che un’azienda italiana debba importare i pannelli fotovoltaici prodotti dalla Cina. La voce doganale comunemente utilizzata è la 8541.4090.29.
Ma controllando bene tale voce doganale, si scopre che per poter importare nella comunità europea ci sono dei requisiti di conformità da rispettare. E questi requisiti possono variare in base al tipo di prodotto che si intende a importare. I documenti che possono aiutarci a dimostrare che siamo vicini alla conformità o di averla raggiunta sono: le certificazioni, i test di laboratorio, le dichiarazioni, le dimostrazioni e le altre prove documentate. Ovviamente i documenti che vengono usati per dimostrare la conformità raggiunta devono essere verificati prima per la loro validità e la loro correttezza, in altre parole senza aver fatto le opportune verifiche la merce potrebbe venir bloccata in dogana in attesa dei documenti validi e conformi prima di poter procedere al rilascio ed immissione in libera circolazione.

Ecco perché, non basta controllare solo la voce doganale. Ma è bene controllare una serie di cose, ovvero sapere quali sono i requisiti di importazione previsti e procedere alla preparazione di tali documenti stando attento alla correttezza e alla veridicità del contenuto. La negligenza sulla redazione e sul controllo dei documenti potrebbe trasformarsi in spiacevoli incidenti di percorso e che poi, si traducono in ulteriori spese, come per esempio: i costi di prolungamento delle soste dovuti ai controlli doganali e le applicazioni delle sanzioni per non rispetto delle normative, e tutto questo potrebbe rivelarsi molto onerosi, oltre ai possibili ritardi per la consegna della merce.

Se si ha ancora i dubbi, cosa si può fare?

Per chi è alle prime armi, è facile ritrovarsi in un mare di dubbi, in questi casi, consigliamo di rivolgerci con una descrizione dettagliata del prodotto da importare e possibilmente un foto del prodotto in modo da ottenere una consulenza da parte nostra per ottenere il codice doganale più idoneo al prodotto da importare e i relativi requisiti previsti per importazione. Per contattarci si prega di inviare una mail al support@esyimport.com